Molti esperti in questi mesi hanno espresso il loro parere in merito, in ultimo il Consiglio nazionale del Notariato che proprio pochi giorni fa ha prodotto una propria analisi (leggi qui). Tra i diversi pareri abbiamo deciso di presentare in questo articolo un caso di studio redatto dagli esperti AiCARR - Luca Alberto Piterà e Livio Mazzarella - che sono andati a confrontare le prestazioni di un edificio reale e uno reale modificato, calcolate secondo le procedure di determinazione della classe energetica vigente prima e dopo l’entrata in vigore del DM Requisiti minimi e delle nuove linee guida per la prestazione energetica.
L’applicazione dei Decreti infatti comporta risultati abbastanza diversi da
quelli ai quali il progettista dell’edificio, inteso come sistema
fabbricato-impianto, è abituato. Per questo motivo gli autori hanno pensato possa
essere utile fornire un esempio per chiarire alcuni punti focali.
L'ESEMPIO. Prendendo in considerazione un edificio campione utilizzato per le simulazioni (riportato nella appendice C della norma UNI EN 12831:2006), si è provveduto al calcolo della prestazione sulla base della legislazione vigente a livello nazionale per gli edifici di nuova costruzione, utilizzando però i fattori di conversione in energia primaria previsti dal DM requisiti minimi.
Per verificare se l’edificio reale rispetta i requisiti previsti dal nuovo Decreto, è stato poi considerato l’edificio di riferimento, in quanto non sono più previsti i limiti assoluti imposti dalla legislazione oggi in vigore.
Dato che l'edificio reale così come previsto dalla norma UNI EN 12831:2006 non verifica gli indici di riferimento, sono state ridefinite le trasmittanze delle superfici disperdenti e i ponti termici, lasciando pressoché invariata la parte impiantistica.
Infine, è stato modellato un nuovo edificio di riferimento, che adotta i limiti di trasmittanza previsti per la zona climatica D per il 2019/2021. Dall'analisi dei risultati emergono implicazioni interessanti sugli aspetti che cambiaranno la progettazione dei nuovi edifici
Tutti i risultati nell'articolo allegato, pubblicato sul n° 33 di AiCARR Journal