Fisco

Riforma appalti, via libera dalla commissione del Senato. Pagamento diretto dei subappaltatori

Restrizioni all'appalto integrato, stop al massimo ribasso, maggiori poteri all'Anac, procedure straordinarie solo per calamità

giovedì 4 giugno 2015 - Redazione Build News

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“L'ottava commissione del Senato ha approvato la legge delega appalti. È stato fatto un ottimo lavoro. Sono orgoglioso di aver lavorato con relatori e una commissione che ha rispettato i tempi costruendo una legge delega decisamente innovativa che amplia i poteri di vigilanza e di controllo sugli appalti e garantisce certezza nei tempi di esecuzione delle opere”.

Lo ha detto il vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini (foto), uscendo dalla commissione Lavori pubblici al Senato che ieri sera ha approvato il disegno di legge delega per la riforma degli appalti.  

"I punti che avevamo anticipato, dal Debat Public alla perfetta autonomia del direttore dei lavori, dalla regolamentazione delle lobby, alla riduzione delle stazioni appaltanti sono stato raggiunti", ha sottolineato Nencini.

STOP ALLE DEROGHE ALLE PROCEDURE ORDINARIE SE NON PER LAVORI ANTI-CALAMITÀ. PIÙ POTERI ALL'ANAC. Il Ddl prevede lo stop alle deroghe alle procedure ordinarie se non per lavori connessi a calamità naturali. Sono concessi maggiori poteri di intervento all'Autorità anticorruzione (Anac), che potrà emanare atti di indirizzo vincolanti verso le amministrazioni.

Anche le imprese interessate da fatti di corruzione saranno soggette ai poteri di azione dell'Anac: prima di provvedere al rinnovo degli organi sociali dell'azienda coinvolta oppure di subentrare temporaneamente nella sua gestione, l'Autorità guidata da Cantone prescrive alla stazione appaltante di valutare se si può procedere a una nuova gara o se un altro concorrente della gara iniziale è disponibile a subentrare agli stessi prezzi, patti e condizioni dell'aggiudicatario corrotto.

RESTRIZIONE AL RICORSO ALL'APPALTO INTEGRATO. Arriva anche una restrizione al ricorso all'appalto integrato (progettazione e lavori), che potrà essere utilizzato solo in caso di interventi ad alto tasso di tecnologia.

STOP AL MASSIMO RIBASSO. L'offerta economicamente più vantaggiosa, che valuta, oltre al prezzo, anche i profili tecnici di esecuzione delle prestazioni, viene indicata come criterio di aggiudicazione dei contratti pubblici. Il nuovo Codice dovrà individuare espressamente i casi e le soglie di importo entro le quali è consentito il ricorso al solo criterio del prezzo o del costo.

FAVORITA LA PARTECIPAZIONE DELLE PMI. Tra gli emendamenti accolti c'è la previsione del dimensionamento degli appalti e del valore delle gare al fine di garantire la partecipazione delle piccole e medie imprese. Per le imprese locali sono ammessi dei bonus nel rispetto dei principi dell'Unione europea.

STOP ALLE CONCESSIONI AUTOSTRADALI IN PROROGA. Per le concessioni autostradali ci sarà sempre l'obbligo della gara che dovrà essere avviata in anticipo di almeno 24 mesi rispetto alla scadenza naturale della gestione. Con l'entrata in vigore della delega i general contractor non potranno svolgere la direzione lavori in proprio.

RINVIATA LA CANCELLAZIONE DEL PERFORMANCE BOND SULLE GRANDI OPERE. Per quanto riguarda la sospensione della garanzia di completamento dei grandi cantieri, essa partirà insieme alla pubblicazione del nuovo Codice Appalti, e non insieme all'entrata in vigore della delega.

FORTE STRETTA SULLE VARIANTI IN CORSO D'OPERA. Tra le modifiche approvate ieri c'è anche una forte stretta sulle varianti in corso d'opera: qualora i costi aumentino significativamente rispetto all'importo di gara, le stazioni appaltanti potranno stracciare il contratto. L'inserimento di varianti dovrà in ogni caso garantire la qualità progettuale e la responsabilità del progettista in caso di errori di progettazione.  

PAGAMENTO DIRETTO DEI SUBAPPALTATORI. È previsto il pagamento diretto dei subappaltatori da parte della stazione appaltante in caso di inadempimento dell’appaltatore, come chiesto da Finco e Unicmi. Viene inoltre istituito un sistema di controlli più serrato da parte degli appaltatori sui subappalti.

QUALIFICAZIONE DEI COSTRUTTORI. Viene introdotta la valutazione dei costruttori attraverso un rating reputazionale che si basa sul comportamento tenuto nello svolgimento dei lavori eseguiti.

COSTI STANDARD PER LAVORI, SERVIZI E FORNITURE. Previsti inoltre costi standard per lavori, servizi e forniture al fine di contenere la spesa per le opere pubbliche.

ALBO NAZIONALE DEI COMMISSARI DI GARA. Nasce l'albo nazionale dei commissari di gara, gestito dall'Autorità nazionale anticorruzione. I componenti delle commissioni dovranno essere estratti a sorte sulla base di un elenco di professionisti inviato alle stazioni appaltanti.

TESTO ALL'ESAME DELL'AULA DAL 9 GIUGNO. Ora la parola passa all'Aula del Senato, che inizierà l'esame del Ddl già a partire dalla prossima settimana, tra martedì 9 giugno e mercoledì 10 giugno. Ricordiamo che il disegno di legge delega il Governo all'attuazione della direttiva 2014/23/UE sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, della direttiva 2014/24/UE sugli appalti pubblici e che abroga la direttiva 2004/18/CE e della direttiva 2014/25/UE sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali e che abroga la direttiva 2004/17/CE.  

OICE: "SODDISFAZIONE PER LE NORME SULLA CENTRALITÀ DEL PROGETTO E SULLA TRASPARENZA E MORALIZZAZIONE DEL SETTORE". Per il Presidente Oice, ing. Patrizia Lotti, "Occorre dare atto alla Commissione lavori pubblici, e ai relatori Esposito e Pagnoncelli, di avere portato a termine un approfondito lavoro che ha tenuto conto di molti profili emersi nelle audizioni tenute dalla Commissione, migliorando sensibilmente il testo presentato dal Governo. Nel merito siamo particolarmente soddisfatti perché, dalla prima lettura del testo uscito dalla Commissione, per come è possibile ricostruirlo, vengono confermati alcuni dei punti a noi molto cari, primo fra tutti quello della valorizzazione e della centralità del progetto, della qualità progettuale e della moralizzazione del settore. Rispetto a quest'ultimo tema non possiamo che apprezzare il divieto di affidamento della direzione dei lavori al contraente generale e l'introduzione di un albo ad hoc per i direttori dei lavori delle grandi opere, di cui opportunamente si delega il governo ad una revisione della disciplina vigente."

Piace all'OICE, che sul ddl delega appalti ha organizzato un convegno che si terrà il 18 giugno a Roma, presso l' auditorium dell'Ara Pacis, anche il rafforzamento dei poteri dell' ANAC: "Abbiamo da subito chiesto - afferma il presidente OICE - che gli atti dell'Autorità fossero più vincolanti e che l'ANAC potesse rendere più omogenei i comportamenti delle stazioni appaltanti con linee-guida e contratti-tipo vincolanti che possano rendere più equilibrato il rapporto con il committente pubblico. Ritroviamo questi elementi nel testo uscito dalla commissione e ne siamo lieti, così come siamo lieti della introduzione presso l'Autorità dell'albo dei commissari di gara, altro elemento di forte moralizzazione del settore."

Apprezzato è anche lo scopo di rendere centrale la qualità del progetto: “era un punto fondamentale inserire elementi a favore della valorizzazione della fase progettuale; il forte ridimensionamento dell’appalto integrato e la regola di porre a base di gara il progetto esecutivo viene incontro alle nostre esigenze. Positiva anche l'attenzione alla definizione di requisiti di qualificazione di natura reputazione, così come la revisione del sistema Avcpass e la regola della aggiudicazione con il criterio della offerta economicamente più vantaggiosa."

Leggi anche: “Riforma appalti, il punto sul DDL Delega in Senato

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