Manutenzione, Efficienza Energetica, Sostenibilità e Industrializzazione del settore: sono questi i temi centrali nell'agenda di Finco, che il prossimo 6 ottobre festeggia le sue venti candeline con un convegno a Milano (LEGGI TUTTO).
L’evento inizierà con la presentazione dei principali dati del settore, dopo la Relazione Introduttiva della Presidente Finco, Carla Tomasi.
Seguiranno due tavole rotonde con importanti personalità del mondo della politica e delle Istituzioni. Nella sessione pomeridiana verranno approfonditi i principali indici economico-congiunturali dell’edilizia e delle costruzioni. Si parlerà di strategie per affrontare il cambiamento del mercato nel settore con tre focus: finanza e gestione d’impresa, servizi ai clienti, multicanalità ed e-commerce. Questa seconda parte della giornata vedrà la partecipazione di testimonial e dei massimi esperti del settore. L’evento ha il patrocinio della Camera dei Deputati.
LE PROPOSTE DI FINCO. La Federazione chiede la stabilizzazione fino al 2030 dell'ecobonus 65%, magari con aliquote decrescenti in relazione al tempo e/o alla complessità dell’intervento; il potenziamento e la semplificazione del Conto Termico come volano per migliorare l'efficienza energetica degli immobili pubblici; l'introduzione dell’Ecoprestito e investimenti pubblici e privati come asset primario nell’ambito della Strategia Energetica Nazionale (SEN).
RIQUALIFICAZIONI, SERVE UN MUTAMENTO IN SENSO INDUSTRIALE AVANZATO. Finco spinge per un epocale cambio in senso industriale avanzato nel settore delle riqualificazioni - che oggi incide già per oltre i tre quinti nel comparto delle costruzioni – anche attraverso l'aumento dei livelli qualitativi e di specializzazione delle imprese.
Quanto poi al mercato delle nuove costruzioni, la Federazione auspica una effettiva e compiuta industrializzazione del settore, nel quadro della sostituzione urbana, puntuale e di area vasta.
Più in generale il mercato italiano delle costruzioni si caratterizza per l'insoddisfacente grado di qualificazione di molte imprese e per la tendenza all'estremo ribasso dei costi. Da qui la necessità – su cui insiste Finco – di un profondo cambiamento del quadro attuale attraverso il ruolo della normazione volontaria, il controllo di qualità e un efficace sistema di certificazione nell’ambito di una adeguata sorveglianza di mercato.
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